La formazione online delle risorse umane è un’attività sempre più diffusa e molto vantaggiosa per ogni tipo di azienda. In questo articolo scopriamo perché.

La formazione è sempre più necessaria.

La ricerca internazionale “Global HR” che CoachHub, piattaforma mondiale per il coaching digitale, ha condotto su 21 paesi, inclusa l’Italia, prevede che il 2022 sarà un anno di fiducia nella crescita aziendale (88% degli intervistati) in cui aumenteranno i budget dedicati alla formazione e allo sviluppo del personale (92%). In linea anche il dato sull’Italia; il 94% delle imprese ha intenzione di investire in formazione e sviluppo dei talenti. Il report evidenzia che la formazione è sempre più necessaria per accompagnare il cambiamento in atto, focalizzandosi sugli elementi che rappresentano la nuova normalità aziendale: più lavoro da remoto, maggiore flessibilità, attività di digital learning e lifelong learning.

In questo scenario, la formazione online ha una parte rilevante nei progetti delle aziende perché permette di aggiornare anche i dipendenti che lavorano da remoto e offre opportunità di apprendimento sincrono e asincrono che incontrano il favore dei collaboratori.

Errori più comuni nella formazione aziendale online.

Quello che a volte rende inefficaci i progetti formativi è molto spesso da collegare a quattro tipi di errori nell’approccio alla formazione online.

Il primo riguarda un approccio tattico, anziché strategico. L’approccio tattico si basa su un’esigenza del momento, da risolvere subito, in fretta, a volte con una buona dose di improvvisazione, dovuta al poco tempo. Questo implica la mancanza di progettazione didattica e quindi dare meno importanza alla formazione e all’accrescimento di competenze, solo perché si sta eseguendo formazione online. Al contrario, occorre più riflessione, maggiore analisi del contesto e di quanto già prodotto, definizione di obiettivi e strumenti che possono anche concretizzarsi in un progetto blended learning. Un pensiero strategico quindi che abbraccia diversi mesi, ma che è di sicuro ritorno per l’azienda.

Sempre in questo ambito, una delle conseguenze maggiori di una scelta non ponderata riguarda i contenuti formativi che vanno progettati espressamente per la formazione online. Una filosofia molto diversa dal caricare online contenuti già esistenti, usati magari per altre finalità.

Il secondo e il terzo errore riguardano un presupposto molto diffuso, evidenziato da Alain De Botton, filosofo e formatore nel suo ultimo saggio: “Come ci viene insegnato e molto meno importante di cosa ci viene insegnato. Molti ritengono che a formare gli studenti sia la validità di certi argomenti e non il modo in cui vengono spiegati”.

Questo presupposto può quindi far adottare formatori poco coinvolgenti e contenuti poco interessanti. Due errori fatali per un progetto di formazione online, ma potremmo dire per qualsiasi percorso formativo. Studi scientifici hanno dimostrato che il coinvolgimento è parte fondante dell’apprendimento e permette di memorizzare i concetti più a lungo.

Il quarto errore si manifesta nella poca attenzione a passare, oltre alle nozioni,  cultura aziendale. Anche se può sembrare un concetto sofisticato, è di grande rilievo per il successo del progetto formativo online nell’epoca della nuova normalità. Condividere valori aziendali, obiettivi di lungo termine, visioni e prospettive, aiuta le persone a sentirsi parte di una comunità, un bisogno che si è reso sempre più tangibile negli ultimi 24 mesi

Attività fondamentali per un piano formativo di digital learning.

Un piano didattico si articola con tre modalità che contribuiscono al successo della formazione.

• Piattaforma di formazione digitale
• Sviluppo della reportistica analitica
• Formazione online e offline

Esaminando i punti in dettaglio il primo è naturalmente la piattaforma di formazione digitale che deve replicare in ogni aspetto quello che accadrebbe “in presenza”. Occorre quindi fornire a chi si collega online la possibilità di partecipare a classi virtuali, webinar, contenuti di formazione asincrona, ma anche biblioteca o archivio aziendale, aule per progetti collaborativi, strumenti di relazione con i compagni di corso, ma anche con i colleghi che non partecipano al corso. Se lo desidera, il discente dovrebbe inoltre poter contribuire a co-creare il corso segnalando risorse o temi che gli piacerebbe affrontare.

Il secondo punto riguarda la reportistica e l’analisi di quanto avviene nella piattaforma. Si dovrebbe quindi monitorare i progressi del singolo e del gruppo. I report possono inoltra dare ottime indicazioni sui livello di coinvolgimento e su lacune formative da colmare in seguito.

Il terzo punto, infine, integra formazione online e offline. Momenti di verifica in presenza possono chiudere il cerchio del progetto formativo. Allo stesso modo, attività di training on the job possono essere utili a rinforzare i concetti della formazione.

Perché la formazione aziendale online è un sicuro investimento.

Contrasta il fenomeno della Great Resignation.

Per Great Resignation s’intende il fenomeno delle dimissioni volontarie basate sulle mutate condizioni professionali e umane imposte dalla nuova normalità. Il fenomeno è stato riscontrato in tutti i Paesi del mondo. In Italia c’è stata una crescita tendenziale del +43,7% delle cessazioni di lavoro. Tra aprile e giugno 2021 c’è stato un incremento delle cessazioni con 484mila casi di dimissioni volontarie dei lavoratori. La quota di abbandono volontario sul totale degli occupati ha superato il 2% per la prima volta da anni. La formazione aziendale può avere un grande potere per motivare o rimotivare le risorse umane. È un segno concreto con l’azienda “investe” sulla singola persona e che si aspetta di compiere ancora un lungo percorso professionale comune.

Rende l’azienda più efficiente e competitiva.

Un altro aspetto vantaggioso della formazione è che rende più competitiva è performante l’intera azienda. In particolare poi la formazione online contribuisce a rendere le risorse umane più abili con gli strumenti digitali e a utilizzarli con maggiore efficienza.

Permette di scoprire i talenti e valorizzarli.

La formazione permette anche di far emergere i talenti nascosti. In questo è davvero utile l’attività di reportistica della piattaforma digitale, ma a volte anche solo una serie di webinar possono offrire dati utilissimi per la valorizzazione di talenti sommersi. Un fattore chiave perché, in un mercato sempre più competitivo, nessuna azienda può permettersi di “sprecare” le attitudini di un collaboratore.

Migliora il clima aziendale e la cultura aziendale.

Come accennato sopra la formazione aziendale contribuisce a creare una cultura condivisa a soddisfare il bisogno di appartenenza a una comunità e, in tal senso, è un elemento rilevante per il benessere dell’organizzazione, ma anche del singolo individuo. Un vantaggio che viene definito “dalla coda lunga” perché produce effetti positivi anche a lungo termine sul clima dell’impresa.

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